Come prevenire e riparare le infiltrazioni d’acqua
Come si manifesta il problema
Con gli anni e le vibrazioni cui è sottoposta la cellula abitativa durante la marcia, i giunti ed i raccordi tendono a fessurarsi. Punti tipici di infiltrazione sono:
– le guarnizioni intorno alle finestre ed ai boccaporti: sole e tempo induriscono la gomma che non aderisce piu’ perfettamente alla parete
– gli spigoli del tetto
– la giuntura tra cabina e cellula abitativa: la cabina in metallo e’ piu’ flessibile ripetto alla cellula e quindi in marcia vi sono continui movimenti
– piccole crepe che si formano nell’alluminio in punti sottoposti a tensioni (angolo della mansarda, tra finestre vicine o tra porta e finestra).
– le griglie e prese d’aria del frigo, stufa, boler ecc.
L’acqua penetra all’interno quando piove o anche solamente se piove mentre si viaggia (se ad esempio il finistrino protegge dall’alto la guarnizione, ma il lato non sigilla piu’).
L’acqua piovana si insinua in questi varchi e penetra all’interno della parete della cellula che è formata in genere da uno strato di alluminio (all’esterno), da una struttura a reticolo in quadrello di legno riempita negli spazi con polistirolo e da un foglio di compensato (all’interno).
Dato che la superficie esterna e’ in alluminio e l’interno spesso è rivestito in materiale plastico o legno verniciato, l’acqua penetrata all’interno ristagna e non appare esternamente, finendo per marcire i travetti di legno ed il compensato.
Per scoprire le infiltrazioni precocemente l’unico metodo è osservare con molta attenzione l’esterno per individuare ogni minima fessura che può far penetrare l’acqua. E’ utile a scopo preventivo ogni 6-7 anni sigillare con il silicone tutte le guarnizioni di finestre ed oblo’.
Se invece il danno e’ fatto ci si accorge in genere dalla anormale consistenza della parete interna del camper: il compensato marcito infatti si sfalda e diviene polveroso e quindi esercitando una certa pressione sul rivestimento interno (che se e’ di plastica sembra integro) si sente cedere facilmente sotto il dito. Altro sintomo di infiltarzione sono le bolle di ossido che si formano sulla superficie esterna di alluminio che ben presto si trasformano in perforazioni (da cui naturalmente penetra altra acqua).
La riparazione
Per riparare il danno occorre aprire la parete danneggiata.
In genere conviene operare dall’interno, segando (possibilmente con un taglio netto e rettilineo) il rivestimento su tutta la zona che si scopre, via via che si procede, essere stata colpita. Bisogna infatti sostiture non solo il compensato marcito, ma soprattutto la struttura in quadrello di legno rovinata.
Una volta identificata e scoperta tutta la zona danneggiata occorre rimuovere il polistirolo, ed i quadrelli per scoprire la faccia interna del rivestimento in alluminio. Se questa superficie è stata intaccata provvedere alla rimozione dell’ossido, ed al trattamento con vetroresina.
La vetroresina si trova in confezioni dove la resina è gia’ mescolata alla fibra di vetro in modo da usarla come uno stucco. Basta mescolare l’induritore ed applicarla con la spatola sulla superficie interna, sia per rinforzare le zone corrose, che per otturare le perforazioni. Eventualemente si possono dare due strati, ma senza creare troppo spessore. Nei punti perforati occorre, prima dell’applicazione della vetro resina, fissare all’esterno del nastro adesivo telato o delle tavolette (spalmate di grasso) che evitino la fuoriuscita attraverso i fori. nei casi più gravi occorre ricostruire la lastra di alluminio con la vetroresina venduta in fogli di lana di vetro da indurire con la resina bicomponente, oppure sostituire l’alluminio.
Si provede quindi alla sostituzione dei quadrelli di legno, che puo’ anche avvenire mettendo a fianco dei quadrelli marciti dei nuovi quadrelli. Prendere accuratamente lo spessore del quadrello e farsi fare dei quadrelli identici; si consiglia di trattare i quadrelli con una vernice impregnante ed idrorepellente che eviterà in futuro lesioni alla struttura a causa di infiltrazioni.
Anche il polistirolo va acquistato in lastra e fatto tagliare nello spessore esatto; va poi tagliato nelle misure degli interstizi da riempire ed incollato con un mastice specifico (che riempia e non sciolga il polistirolo).
Una volta sistemato lo strato intermedio si incolla sopra il rivestimento interno. In genere e’ possibile trovare presso i rivenditori dei fogli di compensato identici a quelli usati per produrre i camper.
Naturalmente occorre assicurarsi durante e dopo il lavoro che la strada seguita dall’acqua sia sigillata in modo che le infiltrazioni non si ripetano.